Utilizzare l’intelligenza artificiale per evitare guasti nei data center e migliorarne le prestazioni. È uno degli obiettivi del gruppo di ricerca ICT di ENEA che ha testato tecniche innovative sul proprio supercalcolatore CRESCO6. “Siamo partiti dalla raccolta dei dati sui consumi energetici, termici e computazionali del data center HPC di ENEA per individuare, attraverso strumenti avanzati di intelligenza artificiale, eventuali sovraccarichi di lavoro, sprechi, malfunzionamenti o ‘falle’ nel sistema di raffreddamento.
Fornire una visione comune e condivisa di ‘città circolare’ per accelerare la transizione ecologica ed energetica: sono questi gli obiettivi dei due progetti ENEA ES-PA e RECiProCO che sono stati inclusi nel report della Circular Cities Declaration (CCD), il protocollo lanciato dal network globale ICLEI Europe, “Amministrazioni locali per la sostenibilità”, che ha visto finora l’adesione di oltre 70 città in 22 Paesi europei.
Presso il Centro Ricerche ENEA del Brasimone (Bologna) è stato installato il primo prototipo brevettato in Italia di Generatore di Neutroni Compatto (GNC) per il trattamento di tumori solidi di stadio avanzato con radioterapia intraoperatoria a neutroni[1] (nIORT). Leggero, auto-schermato e installabile su braccio robotico mobile, è in grado di generare un intenso campo di radiazione, con efficienza superiore ad altre forme tradizionali di radioterapia, come quelle a raggi X, elettroni o protoni, e di trattare il tessuto tumorale esposto direttamente in sala operatoria, durante l’intervento chirurgico.
ENEA e Fratello Sole, società consortile senza scopo di lucro attiva negli interventi e nei servizi di efficienza energetica e lo sviluppo di comunità energetiche per Enti no profit, rinnovano il protocollo d’intesa finalizzato a sviluppare azioni per il contrasto alla povertà energetica, in particolar modo a sostegno del Terzo Settore e degli enti religiosi.
ENEA ha messo a punto un kit diagnostico per aziende lattiero-casearie e laboratori di analisi, in grado di rilevare in modo rapido, efficace e a basso costo la presenza dell’aflatossina M1 nel latte crudo, una sostanza considerata cancerogena per l’uomo che proviene da animali nutriti con mangimi contaminati. I risultati della ricerca realizzata in collaborazione con l’Università di Torino sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Toxins.
È appena ripartita dalla Nuova Zelanda alla volta del Mediterraneo con un pregiato carico di campioni scientifici, la Laura Bassi, nave rompighiaccio di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS. Quest’anno si è distinta per aver portato la ricerca italiana nel punto più a sud dell’Antartide, raggiungibile via mare. Dopo aver concluso i primi di marzo la seconda campagna oceanografica della 38a spedizione del PNRA, finanziata dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR) e gestita da ENEA e Cnr, la nave è approdata i primi di marzo a Littletown (Nuova Zelanda), ultimando le ricerche previste nel Mare di Ross, e ha già ripreso il mare facendo rotta verso l’Italia. La Laura Bassi è attesa a Ravenna per la seconda metà di aprile 2023.