Riprodurre sulla terra il meccanismo che da energia alle stelle, per ottenere energia pulita, quasi inesauribile, a costi competitivi. E’ la grande sfida della fusione nucleare che oggi impegna i migliori centri di ricerca di tutto il mondo.
In Italia, il programma nazionale di ricerca sulla fusione è coordinato da ENEA nei centri di eccellenza di Frascati e Brasimone, dotati di strumentazione ed impianti avanzatissimi e personale di alto profilo.
Negli ultimi 20 anni i ricercatori ENEA hanno depositato oltre 50 brevetti e realizzato macchine hi-tech come il Frascati Tokamak Upgrade (FTU) mentre, per il futuro, ENEA sta candidando l’Italia a ospitare una nuova prestigiosa infrastruttura di ricerca sulla fusione, la Divertor Tokamak Test facility (DTT).
Non solo fusione: dalla ricerca sul nucleare da fissione, non più utilizzato in Italia per produrre energia, nei laboratori ENEA vengono studiate tecnologie innovative per la salute dell’uomo, la tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale. Nuovi acceleratori di particelle vengono sviluppati per la terapia antitumorale, mentre l’ultimo nato, il Progetto Molibdeno, cerca di rispondere alla crescente richiesta di Tecnezio, un radioisotopo utilizzato nella diagnostica per immagini come la scintigrafia o la SPECT.
Grazie alle sue competenze ENEA sviluppa nuovi strumenti per la lotta alle frodi alimentari, ed anche sistemi laser o a luce infrarossa che studiano in profondità opere d’arte, scoprendo dettagli nascosti sotto la superficie visibile di un dipinto, per interventi di restauro o per permetterne la fruizione in realtà virtuale.