Racconta lo storico Luciano di Samosata che nell'assedio di Siracusa del II secolo avanti cristo, navi romane nemiche vennero incendiate e distrutte grazie a grandi specchi progettati per concentrare sulla flotta la luce solare. L’inventore di queste micidiali ‘lenti di fuoco’ sarebbe stato Archimede, uno degli scienziati più famosi della storia che, secondo alcuni, potrebbe aver utilizzato una vasta schiera di scudi di bronzo o rame lucidati per creare una fornace solare, attraverso la riflessione parabolica della luce del Sole.
Più di duemila anni dopo questo stesso principio ispira le centrali solari termodinamiche realizzate nel Centro ENEA della Casaccia di Roma: una fila lunga oltre 30 metri di specchi lucidissimi e un grande disco argentato che catturano subito l’attenzione di passanti e visitatori.
Qui l’invenzione di Archimede è stata combinata con quella di uno scienziato italiano, il Nobel per la Fisica Carlo Rubbia, che ha scommesso sull’utilizzo di sali fusi e non più olio per trasportare l’energia solare catturata dagli specchi. Sono state migliorate efficienza, prestazioni e stabilità dell’impianto, riducendo anche i costi. Altro grande beneficio, la possibilità di immagazzinare l’energia termica per renderla disponibile quando serve per raffrescare o riscaldare edifici o anche per di dissalare l’acqua.
Oggi si stanno sperimentando sistemi di accumulo molto avanzati e centrali solari termodinamiche a concentrazione (CSP) anche di piccola taglia, una novità assoluta in questo campo. Nel 2016 ne sono state realizzate quattro: in Sicilia, a Cipro, in Giordania e in Egitto, per fornire elettricità, acqua calda e aria condizionata.
E’ invece di grandi dimensioni la centrale CSP in via di costruzione sull’altopiano del Tibet, la prima di 20 impianti previsti in Cina e realizzati con componenti forniti dall’azienda italiana Archimede Solar Energy; altri impianti sono stati realizzati da ENEL in Sicilia e dall’Angelantoni in Umbria.
Fra le novità più affascinanti della tecnologia CSP dell’ENEA, il disco solare, ovvero un gigantesco specchio parabolico sul cui fuoco sarà posizionata una microturbina a gas alimentata ad aria per la produzione di energia elettrica.