Joint Technology Initiative (JTI) CLEAN SKY
Le JTI rappresentano una nuova forma di collaborazione pubblico-privato nel campo della R&S attraverso le quali si potranno sostenere attività di ricerca in alcuni settori particolari che richiedono la mobilitazione di risorse ed investimenti ingenti, sia pubblici che privati, per la realizzazione di obiettivi ambiziosi e su larga scala. La JTI CLEAN SKY (aeronautica e trasporto aereo) è gestita da un’Impresa comune (organismo comunitario) costituita dalla Commissione europea e da 86 membri, di cui 12 sono imprese leader e le restanti organizzazioni rappresentano le industrie europee, le università, le piccole e medie imprese e i centri di ricerca. Alcune di queste organizzazioni sono raggruppate in «clusters».
La JTI CLEAN SKY mira a migliorare la competitività del settore aeronautico europeo, riducendo al tempo stesso le emissioni e il rumore, attraverso lo sviluppo di tecnologie innovative per dare vita ad una nuova generazione di “aeromobili” ecologici. L’obiettivo della JTI è quello di ridurre, entro il 2020, del 50% le emissioni di CO2, dell’80% quelle di NOx e del 50% l’inquinamento acustico, e di introdurre al tempo stesso un ciclo di vita ecologico dei prodotti, che prenda in considerazione tutte le fasi: progettazione, fabbricazione, manutenzione ed eliminazione/riciclaggio.
La JTI CLEAN SKY è stata lanciata nel 2007 e gestirà fondi di ricerca per di 1,6 miliardi di euro di cui 800 milioni provenienti dalle risorse finanziarie del Settimo Programma Quadro ed 800 milioni in contributi apportati dalle imprese. La JTI si articola intorno a sei aree tecniche chiamate dimostratori tecnologici integrati (DTI): aeromobile ad ala fissa intelligente; aeromobile ecologico per il trasporto regionale; aeromobile ecologico ad ala rotante; sistemi per operazioni rispettose dell’ambiente; motori ecologici sostenibili e progettazione ecocompatibile.