L’Educazione civica torna a scuola
L’emergenza sanitaria vissuta in questi mesi ha inciso profondamente sulla vita di tutti. Otto milioni di studenti hanno dovuto lasciare le loro aule per vivere una scuola diversa, una scuola da casa. Nonostante le difficoltà e criticità, la comunità scolastica ha dimostrato di essere un tessuto vivo e reattivo dando una propria risposta in termini di didattica digitale a distanza.
Il prossimo settembre si torna a scuola, in presenza e in sicurezza. Per tutelare il mondo scolastico è necessario rafforzare la collaborazione scuola-famiglia al fine di promuovere comportamenti propri di una cittadinanza consapevole.
In quest’ottica si inseriscono le Linee Guida, elaborate in applicazione della legge 20 agosto 2019, n. 92, redatte per favorire, da parte delle Istituzioni scolastiche, una corretta attuazione dell’innovazione normativa relativa all’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica in tutti i gradi dell’istruzione. L’intento è quello di sviluppare negli studenti “la capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente e consapevolmente alla vita civica, culturale e sociale della comunità”.
La legge prevede inoltre una formazione dei docenti che permetta agli stessi di acquisire quelle competenze obbligatorie sulle tematiche afferenti all’insegnamento trasversale dell’educazione civica. Nella realtà esiste già una connessione tra le discipline e le esperienze di cittadinanza attiva: ogni disciplina è, di per sé, parte integrante della formazione civica e sociale di ciascun alunno: l’educazione ambientale, lo sviluppo ecosostenibile e la tutela del patrimonio ambientale e delle eccellenze territoriali e agroalimentari e la stessa Agenda 2030 trovano un naturale legame con le Scienze naturali e con la Geografia; l’educazione alla legalità e al contrasto delle mafie si collega non solo alla conoscenza dei valori costituzionali, ma anche alla consapevolezza dei diritti inalienabili dell’uomo e del cittadino, alla loro storia, al loro aspetto filosofico e letterario. Si tratta dunque di far emergere elementi già presenti negli attuali ordinamenti didattici e di rendere consapevole la loro interconnessione, in coerenza con i processi di crescita dei bambini e dei ragazzi nei diversi gradi di scuola.
Nel rispetto dell’autonomia organizzativa e didattica di ciascuna istituzione scolastica, le Linee guida si sviluppano intorno a tre “assi di insegnamento”:
La Costituzione: diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà, rispetto delle leggi e delle regole comuni in tutti gli ambienti di convivenza (ad esempio il codice della strada, i regolamenti scolastici).
Lo Sviluppo sostenibile: educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio, che non riguardano solo la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, ma anche la costruzione di ambienti di vita, di città, la scelta di modi di vivere rispettosi dei diritti fondamentali delle persone, tra cui la salute, la sicurezza alimentare, il lavoro, l’istruzione di qualità.
La Cittadinanza digitale: con la quale si intende la capacità di un individuo di fruire in modo consapevole e responsabile dei mezzi di comunicazione virtuali. Sviluppare questa capacità a scuola, con studenti già immersi nel web e che quotidianamente si imbattono nelle tematiche proposte, significa da una parte consentire l’acquisizione di informazioni e competenze utili a migliorare questo nuovo e così radicato modo di vivere, dall’altra mettere i giovani al corrente dei rischi e delle insidie che l’ambiente digitale comporta.
“Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”
(Malala Yousafzai)