Scuola: Ugl, cercasi dicastero efficiente
(ANSA) - ROMA, 18 MAG - "Abbiamo ormai da troppo tempo alla guida del Dicastero dell'Istruzione una dirigenza che risponde solo ad aspettative di stampo politichese (e non usiamo un termine a caso) piuttosto che proporre realistiche e valide prospettive di soluzione delle problematiche.
Questo è un dato di fatto - afferma Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale UGL Scuola- solo chi è in malafede non vede ciò che sta avvenendo. Tutte le premesse e le promesse fatte, tutto ciò che sembrava realizzato e quello sul quale lo stesso ministero aveva speso la propria credibilità, si è miseramente perso nel nulla mentre i lavoratori della scuola (siano essi Ata, docenti, dirigenti) sono danneggiati in ogni modo e maniera. Per non parlare dei precari che rimangono l'ultima ruota di un carro che neanche cammina e dovranno affrontare una riforma del reclutamento penalizzante e incerta. Una vera offesa alla professionalità e l'intelligenza delle persone, offesa che i lavoratori e la scuola stessa non meritano!".
Il segretario pone, l'accento sull'approssimazione che si registra nell'ambito ministeriale: "Dopo la fantozziana vicenda dei quesiti sbagliati attraverso i quali si è fatta strage di migliaia di docenti preparati e in servizio da anni, è di queste ore la paradossale situazione delle graduatorie GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) che hanno avuto necessità di una rettifica a seguito di errori nelle tabelle pubblicate con ordinanza ministeriale.
Un fatto assurdo, al di là delle situazioni specifiche, se si pensa che a commetterle è il dicastero chiamato a valutare, troppo spesso in maniera negativa, professionisti dell'Istruzione. Il tutto, condito dalle criticità esistenti rimaste, esattamente, com'erano". "Tra l'altro questo ministero sfugge alle proprie responsabilità scaricando su altri la colpa di stipendi che rasentano il ridicolo: Non può, il Ministro, far finta che il problema non sia legato al suo mandato. È lui chiamato a rappresentare e risolvere le primarie esigenze del settore! Come non parlare - continua la sindacalista - di chi, per potere insegnare, è obbligato a svolgere supplenza a centinaia di chilometri da casa, accollandosi spese di trasporto o di fitto pesantissime lasciando, spesso, famiglia ed affetti".