Grafene, materiale senza frontiere?
Quando |
25/03/2013
dalle 10:30 alle 14:00 |
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Dove | Portici (NA) |
Persona di riferimento | Girolamo Di Francia |
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La prima Flagship dell’Unione Europea, varata circa un mese fa a Bruxelles, si chiama grafene.
Il grafene è un sottile foglio di atomi di carbonio ed è il materiale che l’Unione Europea ha scelto per riguadagnare competitività tecnologica nel mondo: su di esso noi europei punteremo infatti 1 Md € nei prossimi 10 anni.
Per sottolinearne la rilevanza, si fa talvolta riferimento, parlando del grafene, ai cambiamenti indotti nelle società occidentali nel secolo passato, con la sintesi della plastica. Ma si tratta, in questo caso, di molto di più: le incredibili proprietà elettroniche, chimiche e meccaniche rendono infatti il grafene il possibile materiale di elezione per soddisfare quelle richieste di “dematerializzazione” che uno sviluppo sostenibile delle nostre società ormai richiede in molti settori produttivi.
E’ importante sottolineare che tra i principali filoni di ricerca che la Flagship andrà da subito ad esplorare ci sono le applicazioni del grafene nei settori dell’energetica e della sensoristica, proprio due delle eccellenze che, su questo materiale, ENEA può mettere a disposizione della flagship.
La giornata del 25 marzo all’ENEA di Portici consentirà di comprendere meglio quali sono state le ragioni che hanno portato l’Unione a fare questa scelta, dalla viva voce del prof. Andrea Ferrari, direttore del Cambridge Graphene Centre e tra i principali animatori della Flagship. Il dr. Vittorio Pellegrini del CNR, responsabile nella Flagship delle attività sull’energia, illustrerà poi quali sono le ipotesi di strutturazione operativa delle attività, mentre il dr Vittori, direttore dell’Unità Tecnica Tecnologie dei Materiali illustrerà le attività di ricerca in corso di svolgimento nei laboratori ENEA interessati. Il convegno sarà aperto dal Magnifico rettore dell’Università degli studi di Napoli “Federico II”, prof. Massimo Marrelli e chiuso dal presidente del CNR, prof. Luigi Nicolais.