All’ENEA la leadership di un progetto europeo sui materiali nanostrutturati per lo stoccaggio dell’idrogeno

21 novembre 2011

news.jpgNell’ambito del programma di collaborazione COST (European Cooperation in Science and Technology), uno dei più collaudati strumenti comunitari per favorire la cooperazione tra i ricercatori dei vari paesi d’Europa, è stata conferito alla dr.ssa Amelia Montone dell’ENEA l’incarico di coordinare le attività del progetto “Nanostructured material for solid-state hydrogen storage”.

Il progetto riguarda la tematica dell’accumulo dell’energia e propone un network competitivo e coordinato capace di definire nuovi e inesplorati metodi per lo stoccaggio di idrogeno mediante adsorbimento in materiali solidi (SSHS, Solid State Hydrogen Storage) attraverso una ricerca innovativa e interdisciplinare nel contesto dell’European Research Area.

L’iniziativa riguarda in particolare lo stoccaggio di idrogeno in materiali nanostrutturati leggeri, e intende sfruttare le potenzialità delle esistenti tecniche di sintesi, di analisi delle strutture e di simulazione per raggiungere una capacità di controllo veramente a livello di atomo nella progettazione di questi materiali. L’obiettivo finale è lo sviluppo di materiali specificamente studiati per applicazioni pratiche nel settore dei trasporti e dell’accumulo dell’energia, per sostenere nel medio-lungo periodo le economie dei Paesi Europei.

Questa “Azione” del programma COST contribuisce a formare una “massa critica” di ricercatori, migliorando le condizioni di cooperazione e interazione per coordinare i risultati delle attività di ricerca e sviluppo nel campo dei materiali SSHS e superare le difficoltà per la loro applicazione industriale.

Il primo meeting scientifico della COST Action “Nanostructured material for solid-state hydrogen storage” si terrà a Roma, presso la sede ENEA, dal 13 al 15 febbraio 2012. L’aggiudicazione del progetto da parte dell’ENEA rappresenta il frutto di una efficace collaborazione tra l’Unità Tecnica Tecnologie dei Materiali del Centro Ricerche Casaccia e l’Ufficio ENEA di Bruxelles.

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