ENEA e Museo Archeologico: una nuova importante tappa del progetto Horemheb

13 novembre 2012

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Le più avanzate tecnologie di ingegneria inversa, modellazione CAD 3D e prototipazione rapida, sperimentate nel Laboratorio ProtoLab dell’ENEA di Bologna, hanno permesso la realizzazione delle copie in marmo di due importanti rilievi egiziani provenienti dalle tombe del generale Horemheb e del maggiordomo regale Ptahemwia. Le due copie, dall'11 novembre al 9 dicembre sono esposte presso la Sezione Egiziana del Museo Archeologico di Bologna. Donate dal Museo Archeologico all'Egitto, le copie saranno posizionate nelle tombe di origine a Saqqara, a 30 km a sud della città moderna del Cairo,  nei primi mesi del 2013.

Il laboratorio ProtoLab è impegnato da anni in lavori di conservazione, restauro e valorizzazione dei beni culturali attraverso l’uso delle  tecnologie di ingegneria inversa, modellazione CAD 3D e prototipazione rapida offrendo nuovi aspetti applicativi delle tecnologie informatiche in un settore di vitale importanza per la cultura e l’economia del Paese. La collaborazione tra il laboratorio ENEA e il Museo Archeologico risale al 2011, anno in cui il Museo ha deciso di avvalersi delle competenze dell’ENEA per la realizzazione di modelli virtuali tridimensionali di queste importanti steli egizie custodite presso il museo stesso, così da poter  riportare alle sue condizioni originali la tomba del faraone Horemheb attualmente incompleta e di ultimarne il restauro integrativo.

Le copie dei rilievi sono state realizzate a partire dai modelli 3D eseguiti dal Laboratorio ProtoLab dell’ENEA mediante tecniche di scansione laser ad alta risoluzione, così da evitare ogni contatto con gli originali ed in seguito, tramite un sistema di fresatura a 3 assi, sono state prodotte le relative copie in materiale marmoreo simile a quello originale.

Questo progetto rappresenta una tappa importante perché ha permesso di svolgere attività di sperimentazione, ricerca e messa a punto di tecnologie innovative su reperti di indubbia importanza dal punto di vista archeologico, ma anche ha consentito all’ENEA di svolgere il compito, che le è proprio, di attività di innovazione e trasferimento tecnologico a supporto delle istituzioni museali, così pure come ha dato la possibilità di collaborare con importanti soggetti a livello internazionale, come ad esempio il Museo di Leiden, l’Istituto Italiano di Cultura al Cairo e l’Ambasciata Italiana al Cairo.

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