Le applicazioni del Life Cycle Assessment per la misurazione dell’impronta ambientale
14 novembre 2013
Gli ultimi progressi delLife Cycle Assessment (LCA) per la misurazione dell’impronta ambientale dei prodotti e delle tecnologie sono stati presentati nel corso del SETAC Europe 19th LCA Case Study Symposium, organizzato a Roma dalla SETAC (Society of Environmental Toxicology and Chemistry) in collaborazione con ENEA e ISIE (International Society for Industrial Ecology), dal titolo: “Life Cycle Assessment in Market, Research and Policy: Harmonisation Beyond Standardisation”. L’evento si inserisce nell’ambito delle attività avviate, a livello europeo e nazionale, per il Consumo e la Produzione sostenibile e del Programma Nazionale per la valutazione dell’impronta ambientale, finalizzate a sperimentare e ad ottimizzare le diverse metodologie di misurazione delle prestazioni ambientali, tenendo conto delle caratteristiche dei differenti settori economici.
L’analisi delle ricadute della metodologia LCA in materia di valutazione e comunicazione della qualità ambientale dei prodotti pone in primo piano le iniziative della Commissione Europea finalizzate ad eliminare gli ostacoli alla libera circolazione dei prodotti verdi, all’abbattimento dei costi per le imprese e alla promozione della green economy. La Commissione Europea, tramite la recente comunicazione “Costruire il mercato unico dei prodotti verdi”, ha infatti raccomandato l’adozione di metodologie condivise per misurare e comunicare l’impronta ambientale di prodotti, tecnologie e organizzazioni basate sull’LCA. Quest’ultima è ritenuta, fin dal 2003, il miglior metodo per valutare i potenziali impatti ambientali dei prodotti e guidare le scelte dei consumatori verso prodotti più sostenibili.
Nonostante la recessione economica, il mercato dei prodotti verdi risulta in crescita a un tasso annuo pari a circa il 4 per cento e la loro diffusione a prezzi più competitivi di quelli attuali potrebbe generare ricadute positive anche per l’occupazione. L’ENEA opera in questo settore fin dalla seconda metà degli anni Novanta e, grazie al suo laboratorio LCA ed Ecoprogettazione, si trova in prima linea nella ricerca e nello sviluppo di metodi di valutazione e comunicazione delle impronte ambientali. L’attività degli spin off ENEA consente inoltre di mettere a disposizione delle imprese e di trasferire sul mercato le conoscenze sviluppate.