Le emissioni del traffico navale nel Mediterraneo influenzano il clima

21 maggio 2014

Il 15% del traffico navale mondiale avviene nel Mediterraneo e le emissioni delle navi in questa area geografica hanno un impatto sulla qualità dell’aria e sul clima. Per approfondire questo tema è stata organizzata una sessione aperta al pubblico del Convegno nazionale sul particolato atmosferico, organizzato dalla Società Italiana Aerosol e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, attualmente in corso a Genova.

L’ENEA ha presentato gli studi effettuati presso l’Osservatorio climatico di Lampedusa sulle emissioni navali come sorgenti di gas e particelle che intervengono nei delicati processi chimici, fisici e radiativi che influenzano la qualità dell’aria e il clima del bacino del Mediterraneo. Gli studi ENEA, svolti in collaborazione con il Dipartimento di Chimica dell'Università di Firenze, hanno permesso di identificare, attraverso traccianti specifici legati alla combustione di oli pesanti utilizzati dalle navi, componenti del particolato prodotti dall’intenso traffico navale nel Canale di Sicilia. Si è stimato che nei mesi estivi le emissioni navali nel Mediterraneo centrale contribuiscono per almeno il 30% ai solfati presenti nel particolato, e per almeno il 10% al PM1 (particelle con diametro inferiore a 1 micron); in alcuni casi il contributo delle emissioni navali al PM10 ha superato il valore di 6 microgrammi/metro cubo.

 

 

 

 

 

a cura dell'Ufficio stampa e rapporti con i media

 

 

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