Mostra di Scipione Pulzone: la collaborazione scientifica dell’ENEA per le indagini radiografiche, riflettografiche e riproduzioni in 3D
27 giugno 2013
Gaeta, Museo Diocesano, 27 giugno - 27 ottobre 2013
Per l’allestimento della mostra “Scipione Pulzone (1540 ca. - 1598). Da Gaeta a Roma alle corti europee” che aprirà i battenti a Gaeta il prossimo 27 giugno, la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio, ha stipulato un accordo di collaborazione scientifica con l’ENEA per indagini diagnostiche che consentissero di approfondire la conoscenza delle opere esposte e permettessero la fruizione di opere inamovibili presso la sede dell’esposizione.
Il supporto tecnologico ed operativo dell’ENEA ha consentito di approfondire alcuni aspetti della tecnica pittorica di Pulzone, che fino ad oggi non erano stati ancora studiati con le attuali metodologie integrate di diagnostica conoscitiva.
Dodici dipinti sono stati sottoposti a indagini riflettografiche e otto di questi sono stati radiografati. Le indagini riflettografiche e radiografiche sono state estese anche ad altri dipinti per una maggiore conoscenza delle opere di Pulzone.
Tramite lo speciale Laser Scanner 3D i ricercatori ENEA hanno realizzato una scansione ad altissima risoluzione di due pale d’altare situate a Roma: l’Assunzione nella Cappella Bandini in San Silvestro al Quirinale e l’Assunzione della Vergine nella Cappella Solano della Vetera in Santa Caterina dei Funari. Con questa tecnologia, una volta ottenuta la scansione, è possibile riprodurre in 3D immagini con altissima risoluzione: in questo modo il pubblico della mostra potrà osservare anche i dettagli delle opere riprodotte nell’ambito del contesto architettonico in cui sono fisicamente situate.
Le attività dell’ENEA nel settore dei beni culturali e del patrimonio artistico derivano dalle attività di ricerca condotte nel settore energetico, le cui ricadute hanno trovato applicazioni anche in altri campi. Attualmente l’ENEA è impegnata in attività volte alla conoscenza, conservazione, fruizione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del Paese, con specifiche competenze professionali e un approccio interdisciplinare, con attività che si svolgono sia nei laboratori che direttamente sul campo, a fianco di istituzioni nazionali e internazionali.
Le indagini radiografiche e riflettografiche IR
La radiografia e la riflettografia a raggi infrarossi sono tecniche non invasive che permettono di rendere visibile quanto è presente sotto lo strato pittorico. Si è così in grado di leggere tutto ciò può trovarsi al di sotto del dipinto come lo vediamo ora.
Attraverso queste indagini condotte da due team di ricercatori del Centro di ricerche ENEA della Casaccia è stato così possibile avere informazioni dettagliate su supporti, abbozzi, disegni preparatori e stesure pittoriche, nonché valutare lo stato di conservazione delle opere indagate.
Relativamente ai supporti, si segnala l’impiego di una tela a tramatura complessa, generalmente indicata come tela di Fiandra, nel Ritratto di Martino V Colonna inginocchiato in San Giovanni in Laterano e nella Crocifissione in Santa Maria in Vallicella.
Per quanto concerne gli strati preparatori, le immagini radiografiche dei dipinti su tela e di quelli su tavola mostrano una serie di sottilissime linee chiare dovute alla levigatura di una prima stesura, verosimilmente a base di gesso, poi colmate dall’imprimitura ricca in pigmenti fortemente radiopachi, quali ad esempio la biacca.
I pentimenti sono estremamente rari, visto anche il frequente ricorso a formule stereotipe che il pittore ha derivato dalla ritrattistica ufficiale della metà del cinquecento. Il pentimento più significativo è stato evidenziato nel braccio sinistro di san Giuseppe della Sacra Famiglia, dove si nota un allargamento nel palmo e nel polso della mano.
Nelle immagini radiografiche questa cristallizzazione di formule è rivelata dalla predilezione di stesure cromatiche molto sottili, con cui il pittore conferisce alle opere un nitore e una pulizia particolari.
L’insieme dei risultati non ha rivelato underdrawing fine e dettagliato, sia nei ritratti, che in opere come Sacra Famiglia o nella Crocifissione della Vallicella dove pure sono presenti più personaggi: tracce di disegno sono presenti solo nei tratti anatomici e in qualche abito o panneggio dei diversi personaggi.
La scansione e la fruibilità in 3D di opere d’arte
Le immagini in 3D della Cappella Bandini in San Silvestro al Quirinale e della Cappella Solano della Vetera in Santa Caterina dei Funari sono state ottenute con una tecnica di ripresa innovativa, basata sull’impiego di uno speciale radar ottico a colori sviluppato presso il Centro di ricerche ENEA di Frascati. Questo dispositivo è in grado di fornire immagini tridimensionali a colori con risoluzioni assai superiori a quelle dei dispositivi convenzionali.
Questa tecnologia - già applicata con successo per le scansioni ad alta risoluzione di capolavori come la Loggia di Amore e Psiche della villa Farnesina a Roma, della volta della Cappella Sistina e del Giudizio Universale - permette di scansionare grandi superfici di opere d’arte inamovibili e situate su pareti e soffitti ad altezze elevate, che possono essere ricostruite in digitale e riprodotte in 3D.
La finezza del dettaglio registrato nelle tre dimensioni spaziali è così elevata da consentire misure di particolari dell’ordine di frazioni di millimetro su pareti o volte senza alcun ausilio di ponteggio, in quanto la macchina è pienamente efficiente alla distanza di parecchi metri. In questo modo è possibile procedere all’analisi di dipinti o decorazioni altrimenti ispezionabili tradizionalmente solo con l’impiego di impalcature o macchine ingombranti necessarie per un esame ravvicinato. Ripetendo le acquisizioni a distanza di tempo, infine, posso essere monitorate a distanza anomalie caratteristiche dei dipinti murali come rigonfiamenti sub-millimetrici o lente variazioni di colore.
Per l’immediato futuro i ricercatori ENEA stanno valutando la possibilità di nuove applicazioni come ad esempio la creazione di musei virtuali contenenti immagini ad alta definizione, tridimensionali ed esplorabili o l’esecuzione di riproduzioni su scala reale o ridotta, tramite prototipazione rapida dei reperti.
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Indagini ENEA per la mostra di Scipione Pulzone da Gaeta