Presentata l’Agenda strategica per la ricerca e l’innovazione della Piattaforma “Italian Food for Life”
Le sfide dell’industria alimentare italiana al 2030
L’Industria alimentare italiana, con 124 miliardi di euro di fatturato e 21 di export realizzati da oltre 6.300 imprese, si conferma il secondo settore manifatturiero del Paese. Un quarto (25%) del suo turn over è costituito oggi dai prodotti per i quali l’innovazione costituisce un fattore essenziale, che incorpora il maggiore valore aggiunto: si tratta della gamma del cosiddetto tradizionale evoluto (sughi pronti, oli aromatizzati, condimenti freschi, piatti surgelati, ecc.) e dei veri e propri nuovi prodotti (alimenti ad alto contenuto nutrizionale, salutistico e di servizio) che costituiscono rispettivamente il 16% (oltre 20 miliardi di euro) e il 9% del fatturato totale (oltre 11 miliardi di euro).
Il mercato italiano e internazionale dei prodotti alimentari sarà influenzato sempre di più dalle trasformazioni della società (invecchiamento, ricomposizione sociale, individualizzazione, migrazione, scolarizzazione), dai cambiamenti delle abitudini alimentari, affidate a scelte sempre più razionali, e dei ritmi di vita, sempre più a carattere urbano. Proprio per questo l’Industria alimentare italiana è costantemente impegnata ad andare incontro ai consumatori fornendo prodotti adatti alle più diverse necessità nutrizionali, come anche alle differenti occasioni di consumo, e che permettano al consumatore di compiere scelte consapevoli e di seguire una dieta adatta al proprio stile di vita e all’attività fisica svolta.
I cibi tradizionali hanno già assunto nuove forme, non solo in termini di confezionamento e servizio, ma anche negli standard qualitativi, di sicurezza e delle proprietà nutrizionali; ma la sfida è far sì che i prodotti del futuro, insieme a cambiamenti significativi nella dieta e negli stili di vita, possano avere un impatto positivo sulla salute pubblica e sulla qualità generale della vita, nonché sull’ambiente e sull’efficienza delle diverse filiere agroalimentari.
Di questo si è parlato in Confindustria - in occasione del convegno della Piattaforma “Italian Food for Life” che si è svolto a Roma il 14 giugno – con alcune tra le principali imprese alimentari italiane insieme a esponenti del mondo della Ricerca pubblica e privata e delle Amministrazioni centrali e regionali competenti.
“Italian Food for Life – ha affermato Daniele Rossi, Direttore Generale di Federalimentare e Chairman della Piattaforma - rappresenta un’iniziativa unica nel nostro settore e aggrega, sotto il coordinamento di Federalimentare, affiancata dall’ENEA, dall’INRAN e dall’Università di Bologna, oltre 300 stakeholder tra Imprese grandi, piccole e medie, Università, Centri di Ricerca pubblici e privati, Associazioni dei consumatori, rappresentanze del mondo agricolo e della Distribuzione, con l’obiettivo comune di incidere sulla politica economica del Governo in materia alimentare, orientandola più efficacemente in favore della ricerca e dell’innovazione, senza sovrapposizioni, dispersioni, oscurantismi o destinazioni prive di risultati.
Nell’occasione è stato presentato il documento operativo della Piattaforma – Agenda Strategica di Ricerca e Innovazione – Implementation Action Plan - in cui sono indicate le priorità dell’Industria Alimentare Italiana da qui al 2030, non solo in termini di ricerca, ma anche di innovazione, alla luce sia di quanto indicato nella Strategia “Europa 2020” della Commissione Europea a Lisbona, che degli orientamenti assunti nei Programmi Quadro di ricerca comunitaria.
Massimo Iannetta, Responsabile dell’Unità Tecnica “Sviluppo Sostenibile e Innovazione del Sistema Agro-industriale” dell’ENEA, in qualità di Co-chairman della Piattaforma e di Coordinatore del Key Trust 3 “Favorire una produzione alimentare sostenibile e competitiva”, ha sottolineato come attraverso un giusto mix di best practices ed innovazione tecnologica si possono coniugare i concetti di sostenibilità e competitività delle nostre imprese, realizzando nuovi prodotti, processi, servizi e sistemi organizzativi, in linea con le esigenze dei consumatori.
Roma, 16 giugno 2011