Presentati i risultati di un progetto internazionale di ricerca sulle applicazioni di nuovi materiali per la medicina rigenerativa

16 settembre 2013

L’ENEA è impegnata con lo sviluppo di tecnologie hi-tech per l’ingegneria dei tessuti

 

La medicina rigenerativa è la nuova affascinante branca della medicina che si propone di sviluppare terapie innovative per la ricostruzione dei tessuti e degli  organi danneggiati da malattie, traumi o dall’invecchiamento. L’obiettivo è la rigenerazione biologica del tessuto o dell’organo deteriorato di parti del corpo dello stesso paziente, anziché la sua sostituzione con una protesi o un trapianto. Questo nuovissimo settore delle biotecnologie promette di rivoluzionare la medicina, aprendo la strada a nuove possibilità di cura e a una migliore qualità della vita dei pazienti.

I progressi della medicina rigenerativa sono stati illustrati nel  corso del workshop internazionale “La fabbrica dei tessuti: dalla ricerca alla clinica” tenutosi presso la Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica (BR) e organizzato da ENEA e Fondazione San  Raffaele in collaborazione con il CNR.In questo settore dalle grandi potenzialità e dalle ricadute sociali ed economiche di grande impatto, la nascita di cooperazioni a livello internazionale tra aree di ricerca avanzata è indispensabile: l’evento segna infatti l’avvio di un network internazionale per l' aumento della collaborazione e la diffusione delle conoscenze.

In particolare, sono stati presentati i risultati del progetto MERIT (Modelli Innovativi di Riparazione e Rigenerazione di Tessuti in Traumi ortopedici), coordinato dal prof. Luigi Ambrosio Direttore del Dipartimento Scienze Chimiche e Tecnologia dei Materiali del CNR, la cui Unità Operativa di Ceglie è nata dalla collaborazione fra ENEA e la Fondazione San Raffaele.

Obiettivo del progetto MERIT è lo studio di modelli innovativi di rigenerazione/riparazione per applicazioni in medicina rigenerativa e ingegneria tissutale, attraverso la messa a punto e caratterizzazione di nuovi biomateriali.

L’Unità Operativa, all’intermo di un gruppo multidisciplinare al quale partecipano anche il Dipartimento di Istologia e Embriologia Medica  della Università Sapienza di Roma e il laboratorio di Vieillissement Stress Inflammation, Université Pierre et Marie Curie di Parigi, è riuscita ad  individuare le migliori condizioni fisico-chimiche e biologiche (in vivo e in vitro) nelle quali può essere suscitata una determinata risposta e comportamento da parte della  cellula in modo da raggiungere le condizioni ottimali per riparare e rigenerare le strutture muscolo-scheletriche. L’obiettivo finale è perfezionare questa nuova tecnologia fino a farne un metodo terapeutico riconosciuto.

“L’ingegneria dei tessuti rappresenta un nuovissimo settore delle tecnologie ad alto contenuto innovativo ed è una delle attività di eccellenza condotte presso il Laboratorio Diagnostiche e Metrologia dell'ENEA” dichiara la ricercatrice Laura Teodori, Responsabile Scientifico del progetto MERIT”. “Si tratta di una scienza fortemente multidisciplinare e in cui si uniscono conoscenze  di ingegneria, biologia, matematica, chimica , scienza dei materiali ed altre ancora.  Le applicazioni cliniche dei risultati di questi studi saranno rivoluzionarie: basti solo pensare al settore dei trapianti”.

 

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