Tecnologia: alla ricerca di capolavori nascosti con le onde elettromagnetiche

16 gennaio 2015

Collaborazione tecnico-scientifica Italia-Giappone per lo studio e la valorizzazione del patrimonio culturale

 

Scoprire opere d'arte di cui si sono perse le tracce o nascoste sotto di strati di intonaco, applicando onde elettromagnetiche e, in particolare, la radiazione Terahertz. Questo utilizzo oggi è possibile grazie a una tecnologia innovativa per la diagnosi non invasiva sui beni culturali, frutto di un progetto per la conservazione, valorizzazione e protezione del patrimonio culturale,  sviluppato in collaborazione scientifica Italia-Giappone e cofinanziato dal Ministero degli Esteri e dalla Cooperazione Internazionale (MAECI).

Al progetto chiamato THz-ARTE partecipano l'ENEA con i laboratori del Centro di ricerca di Frascati, il CNR-IFAC di Sesto Fiorentino (FI), il National Institute for Information and Communications Technology(NICT) di Tokyo e il Nara National Institute for Cultural Properties (NNRICP) con l’obiettivo di sviluppare nuove tecniche di utilizzo della radiazione Terahertz per l’acquisizione d'immagini su dipinti, affreschi e altri reperti artistici.

‘’Le indagini con le onde elettromagnetiche possono dare un contributo essenziale alla comprensione della creazione e della storia di un'opera d'arte, o per valutare meglio se un dipinto può essere attribuito o meno a un determinato artista, anche attraverso il confronto con altre indagini diagnostiche eseguite su altre opere dello stesso artista - spiega l’esperto dell’ENEA Gian Piero Gallerano -.  Inoltre, l’utilizzo di queste tecniche non distruttive, come la riflettografia NIR, può essere determinante per rilevare sotto lo strato visibile del dipinto la presenza del disegno preparatorio, di pentimenti, schizzi, ritocchi, codici cromatici, uso del colore e tanti altri aspetti’’.

Le possibilità di utilizzo di queste tecnologie avanzate sono state al centro del workshop internazionale THz-ARTE, dedicato alla presentazione delle tecniche di indagine non-invasiva a frequenze del Terahertz per la conservazione dei beni culturali. L’evento si è svolto il 2 e 3 dicembre a Frascati e ha visto la partecipazione di ricercatori internazionali in numerose discipline (ottica, infrarosso, microonde, ecc.), ed esponenti del mondo del restauro e della conservazione dei beni culturali dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, dell'Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario di Roma e dei Musei Vaticani. Nel corso del convegno sono state presentate 25 relazioni scientifiche ed è stata effettuata una dimostrazione tecnica dei dispositivi e degli strumenti realizzati da ENEA, CNR-IFAC e dall'industria privata.

Ad oggi questa tecnologia è stata impiegata su campioni di pitture lignee e murali e l'anno prossimo sarà utilizzata in campagne di misura a Firenze;  da parte giapponese, un prototipo commerciale è stato utilizzato ad esempio sul Polittico di Badia di Giotto conservato agli Uffizi.

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