Impianti di climatizzazione e produzione acqua calda sanitaria utilizzanti pompe di calore a CO2
Per le zone climatiche “rigide”, dove la temperatura esterna scende sotto i 2 °C, si può ricorrere all’utilizzo di pompe di calore che utilizzano come refrigerante la CO2 (R744), per garantire sia il riscaldamento degli ambienti che la produzione di acqua calda sanitaria. Questa tecnologia è una valida alternativa alle caldaie termiche attualmente utilizzate, specie nelle zone scarsamente servite da gas di città.
A questo riguardo l’ENEA, al fine di favorire la penetrazione di questa nuova tecnologia, offre un Servizio relativo a:
- studio di fattibilità;
- simulazione energetica dell’impianto;
- progettazione impianto;
- sviluppo “ad hoc” di tecnologie mirate ad ottimizzare le performance dell’impianto a servizio della specifica utenza per la quale è richiesta la consulenza.
Elementi tecnici
Le pompe di calore che utilizzano CO2 (R744), quindi un fluido naturale, come fluido refrigerante, sono in grado di produrre acqua calda ad alta temperatura per il riscaldamento degli ambienti nonché acqua refrigerata.
Il tipo di refrigerante utilizzato consente il funzionamento della macchina anche a temperature esterne prossime a -25 °C e per questo possono essere utilizzate in zone climatiche “rigide”, dove le tradizionali pompe di calore hanno il problema dello sbrinamento delle batterie esterne.
La pompa di calore può raggiungere COP di circa 3,5-4: il rendimento può essere più elevato se la pompa viene abbinata a pannelli solari di integrazione del tipo a tubi evacuati.
Unità ENEA di riferimento
Unità Tecnica Tecnologie avanzate per l’Energia e per l’Industria – Centro Ricerche Casaccia
Referente
Nicolandrea Calabrese, andrea.calabrese@enea.it
Tipologia di servizio: Sviluppo tecnologie, Trasferimento tecnologie