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Gestione Materiali Radioattivi

L’Agenzia ENEA svolge il seguente ruolo di Servizio Integrato per la gestione dei rifiuti radioattivi di origine non elettro-nucleare .

L’ENEA, fin dalla metà degli anni ‘80, svolge un ruolo di primaria importanza nella gestione dei rifiuti radioattivi a media e bassa attività e delle sorgenti non più utilizzate, provenienti dai comparti medico-sanitario, industriale e dalla ricerca scientifica, presenti sul territorio nazionale.

I compiti del Servizio Integrato comprendono la raccolta, il trasporto, la caratterizzazione, l’immagazzinamento e il trattamento-condizionamento di tali rifiuti. L’Agenzia ENEA svolge una funzione di indirizzo, supervisione e controllo dell’intero ciclo di gestione, assume la proprietà dei rifiuti e delle sorgenti raccolte prendendosi carico del loro smaltimento definitivo.

L’articolo 74 commi 3 e 4 del Decreto Legislativo 101 del 31 luglio 2020, ufficializza il ruolo dell’ENEA in quanto Gestore del Servizio Integrato, come istituzione garante di tutte le fasi del ciclo di gestione delle sorgenti non più utilizzate.

Il Servizio Integrato si avvale della collaborazione tecnica delle Autorità competenti che si trovano a intervenire in caso di rinvenimento occasionale di una sorgente radioattiva.

Il crescente utilizzo degli isotopi radioattivi nella sanità, nell’industria, nei servizi e nella ricerca scientifica ha imposto la necessità di gestire correttamente i rifiuti generati e le sorgenti esauste, ovvero quelle sorgenti la cui attività è decaduta nel tempo a livelli tali da non essere più utilizzabili per gli scopi originariamente previsti.

Infatti, in particolari applicazioni medico – ospedaliere e industriali, in cui le sostanze radioattive impiegate posseggono sia tempi di decadimento lunghi sia attività particolarmente elevate, senza le quali taluni processi diverrebbero improponibili, può accadere che, sebbene l’attività residua sia insufficiente a garantire il livello di prestazioni richiesto dalle esigenze operative, essa può risultare ancora tale da costituire un problema radiologico.

Esempi sono costituiti da sorgenti di radioterapia o sorgenti di utilizzo industriale le quali sono caratterizzate da attività superiori ai limiti di sicurezza, in grado di provocare, qualora incautamente immesse nell’ambiente, danni gravi agli individui e all’ambiente e i cui costi sanitari e sociali possono risultare di gran lunga superiori a quelli richiesti per un corretto smaltimento.

Anche se la gestione e lo smaltimento di dispositivi contenenti sorgenti radioattive sono regolati da normative alle quali i possessori di sorgenti devono rigidamente e scrupolosamente attenersi, le Autorità Nazionali competenti devono anche far fronte all’eventualità in cui sorgenti sigillate sono rinvenute in luoghi incustoditi con potenziale pericolo per la popolazione e l’ambiente.

Il Decreto Legislativo del 31 luglio 2020, n. 101, Titolo VIII, disciplina le sorgenti radioattive sigillate ad alta attività e le sorgenti orfane al fine di garantire che ognuna di tali sorgenti sia tenuta sotto controllo in tutte le fasi del suo ciclo di vita fino alla restituzione al fabbricante o allo smaltimento.

Il Decreto Legislativo 101/2020 stabilisce che il Servizio Integrato, gestito da ENEA, ottemperi ai seguenti obblighi:

  • accordo scritto con il fabbricante della sorgente, il Gestore del Servizio Integrato o l’Operatore Nazionale (SOGIN) che disciplini il trasferimento della proprietà della sorgente e il pagamento dei fondi necessari per il relativo condizionamento, stoccaggio di lungo periodo e smaltimento al deposito finale;
  • gestione delle sorgenti radioattive ad alta attività esauste;
  • campagna di recupero delle sorgenti orfane e collaborazione con le autorità e gli operatori del settore nel rinvenimento e messa in sicurezza delle stesse.

I rifiuti radioattivi conferibili al Servizio Integrato sono generalmente materiali radioattivi solidi e liquidi classificati ESENTI/A VITA MEDIA MOLTO BREVE (EW/VLSW), A VITA MEDIA MOLTO BREVE / ATTIVITÀ MOLTO BASSA (VSLW/VLLW), ATTIVITÀ MOLTO BASSA / BASSA ATTIVITÀ (VLLW/LLW), ATTIVITÀ MOLTO BASSA / BASSA ATTIVITÀ (VLLW/LLW), secondo il Decreto Interministeriale del 7 Agosto 2015, e piccole sorgenti radioattive che rispettano i limiti stabiliti dal Decreto di cui sopra.

Il Servizio Integrato svolge un’azione di indirizzo, coordinamento, supervisione e pianificazione delle attività, stabilendo la tipologia dei rifiuti conferibili e la loro modalità di confezionamento e trasporto.

I quantitativi di rifiuti raccolti, sia direttamente che attraverso gli operatori del settore vengono conservati in deposito temporaneo fintanto che la loro radioattività non raggiunge livelli di non rilevanza ai sensi del D. Lgs. 31 luglio 2020 n. 101.

I rifiuti contenenti radionuclidi con tempo di dimezzamento medio-lungo, classificati Low Level Waste (LLW), vengono sottoposti a processo di trattamento per la riduzione di volume, quindi inertizzati in matrice cementizia e conservati in deposito sotto forma di manufatti, presso la società partecipata NUCLECO, in attesa di poterli inviare al sito di smaltimento finale.

Tariffe di conferimento dei rifiuti radioattivi

(Rif. Disposizione n. 42/2024/DIRGEN)
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Riferimenti:

Responsabile attività del Servizio Integrato
Ing. Alessandro Dodaro
ENEA -  Dipartimento Fusione e Tecnologie per la Sicurezza Nucleare (FSN)

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  • tel: +39 06 9400 5525

Responsabile Tecnico del Servizio Integrato
Dott. Giuseppe A. Marzo
ENEA - Laboratorio Caratterizzazione Radiologica e Gestione Rifiuti Radioattivi (FSN-FISS-CRGR)

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  • tel: +39 06 3048 3870

PUBBLICATO IL: 28/04/2011

AGGIORNATO IL: 22/02/2024

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